MUSEO ETNOGRAFICO PROVINCIALE "CASE PIAVONE"

The Treviso's Ethnographical Museum is located in "Case Piavone", a 17th century building. It is managed by "Gruppo FolcloristicoTrevigiano" and by the Provincial Administration. The main purposes of the museum are to preserve, to safeguard and to enhance the traditional heritage of Treviso's area. The conserved items are important for the economy, work, daily life, folklore, dialect, habits of this area's community.
The museum is located in Storga's Park, an area of natural interest. A dynamic range of offerings is planned for all kind of schools. Learning laboratories are diversified for several visitors' ages: people can discover and understand past traditions through different activities. 

The Museum is hostin the exhibit "Poco, gnente, fantasia", a place in which dreams and memories meet pastime and ancient play tools.

Each generation identifies itself collectively in the games of its own time. The game not only brings to mind childhood , but reflects society with its own habits, hierarchies and partitions reconstructing the history of the community . The way of initiation into adulthood goes strictly through these moments of connection. The exhibition is the result of a research aimed at the recovery and documentation of the popular games , memories of a thrifty society . A fascinating journey from the games of early childhood to those outdoors , with the ball with coins and those of the group. The scenario is that of places for socialization : the courtyard , the square, the street. The exhibition invites us not forget that the game is a serious matter, with illustrious traditions, unifying bridge of generations, cultures, histories and above all you can play everywhere with the little you have.

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Il Museo Etnografico Provinciale, allestito nelle seicentesche "Case Piavone" e co-gestito con il Gruppo Folcloristico Trevigiano, individua tra le sue finalità quella di raccogliere, conservare, tutelare e valorizzare le testimonianze presenti nel territorio che si riferiscono alla storia, all'economia, al lavoro, alla vita quotidiana, al folclore, ai dialetti, ai costumi e agli usi della comunità della Marca Trevigiana creando una struttura documentaria riferita sia agli oggetti e alle tecniche di lavoro, sia ai contesti socio-economici e antropologici del territorio trevigiano.

Il museo sta ospitando la mostra "Poco, gnente e fantasia", incontro di sogni e memorie con passatempi e giochi infantili di ieri.

Ogni generazione si riconosce collettivamente nei giochi della sua epoca. Il gioco non solo richiama alla mente l'infanzia, ma riflette la società con i suoi costumi, le sue gerarchie e le sue partizioni, ricostruendo la storia delle comunità. La via dell'iniziazione alla vita adulta passa rigorosamente per questi momenti di relazione. La mostra è il frutto di una ricerca finalizzata al recupero e alla documentazione dei giochi popolari, memorie di una società parsimoniosa. Un affascinante percorso dai giochi della primissima infanzia a quelli all'aperto, con la palla con le monete e quelli di gruppo. Lo scenario è quello dei luoghi deputati alla socializzazione: il cortile, la piazza, la strada. La mostra invita a non dimenticare che il gioco è una cosa seria, con tradizioni illustri, ponte per unire generazioni, culture, storie e soprattutto che si può giocare con poco e ovunque.

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